I principali fattori di rischio dono:
- l’età;
- drusen soffici;
- fattori di rischio cardiovascolare;
- anamnesi familiare positiva.
La degenerazione maculare legato all’età si può distinguere in:
- Degenerazione maculare legata all’età di tipo atrofica
- Degenerazione maculare legata all’età essudativa.
Degenerazione maculare legata all’età di tipo atrofica (DMLE Secca)
La DMLE secca è caratterizzata da una progressiva lenta atrofia dei fotorecettori, dell’epitelio pigmentato retinico e della coriocapillare.
Dal punto di visto sintomatologico vi è una progressiva compromissione della funzione visiva che di solito coinvolge entrambi gli occhi ma spesso in modo asimmetrico.
La diagnosi viene formulata con una visita oculistica che comprende:
- misurazione dell’acuità visiva naturale e corretta (qualunque variazione non associata ad opacità dei mezzi deve prevedere un approfondimento);
- valutazione del fondo oculare (al fine di individuare l’area retinica coinvolta);
- fotografia del fondo oculare (per consentire di seguire visivamente nel tempo l’evoluzione del quadro clinico);
- tomografia a coerenza ottica (per escludere o valutare l’entità dell’edema maculare);
- autofluorescenza del fondo oculare ( per valutare l’estensione della malattia)
Al momento non esiste alcuna terapia per il trattamento della DMLE secca.
Degenerazione maculare legata all’età di tipo essudativa (DMLE Umida o Essudativa)
La DMLE essudativa è causata da una neovascolarizzazione coroide che origina dalla coriocapillare e cresce attraverso difetti della membrana di Bruch. Si ritiene che questo sia il risultato di uno squilibrio tra VEGF che stimola la crescita vascolare e il fattore derivato dell’epitelio pigmentato (PEDF). Tre sono i principali pattern di crescita della neovascolarizzazione coroidale:
- sotto l’epitelio pigmentato della retina;
- sottoretinico;
- una combinazione dei due tipi.
La sintomatologia di presentazione è caratterizzato da metamorfopsie, scotoma centrale positivo e annebbiamento della visione centrale. Questi sintomi sono dovuti alla diffusione di liquido e sangue.
La diagnosi clinica viene posta una visita oculistica che comprende:
- valutazione del segmento anteriore (per escludere cataratta e altre opacità dei mezzi);
- misurazione dell’acuità visiva naturale e corretta (qualunque variazione non associata ad opacità dei mezzi deve prevedere un approfondimento);
- valutazione del fondo oculare (per evidenziare emorragie e lesioni in area maculare);
- fotografia del fondo oculare (per consentire di seguire visivamente nel tempo l’evoluzione del quadro clinico);
- tomografia a coerenza ottica e meglio l’angio OCT (per valutare l’attività della membrana e l’entità dell’edema maculare);
- angiografia retinica (per evidenziare le membrane sottoretiniche l’entità dell’area ischemica e dell’edema).
Il trattamento dei pazienti con DMLE Essudativa con neovascolarizzazione coroidale si basa sull’iniezione intravitreale ciclica di antiVEGF (Avastin, Lucentis, Eylea, Beovue). In questi pazienti il tempestivo inizio della terapia è di fondamentale importanza per la salvaguardia della vista come anche un serrato follow up per evidenziare tempestivamente le riattivazioni e la successiva terapia.